La sera del primo incontro con i QU4TTRO, dopo le presentazioni trepidanti, le sigarette nervose all’uscita di una galleria e i “mi ricordo”, con lo stomaco confuso, improvvisamente io e Taz ci siamo magneticamente ritrovati immersi in una discussione fantapolitica con Alberto Corradi.
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Si, Alberto Corradi, il fumettista, scrittore e saggista italiano. Qualcuno di voi lo conoscerà per le strip su XL di Repubblica, la maggior parte per il suo lavoro con la Black Velvet e le sue graphic novel come Smilodonte e Cronache da Apatolandia.
Ma dicevo, tutto credo sia iniziato da un piccolo simbolo sullo stemmino di una spilla, una croce o qualche elemento iconografico, qualcosa che nessuno aveva notato, ma che ha catturato l’attenzione di Corradi. Quel piccolo dettaglio ha acceso la sua curiosità e ha dato il via a un fiume di racconti e ipotesi, dall’esoterismo al complottismo politico, dalla religione al paganesimo, dalla storia medievale ai poltergeist, dall’ufologia alla morte.
Corradi è un’artista che può imbastire un monologo ipnotico su qualunque cosa, dalla peggio puntata dei Simpson ai fossili di pterodattilo nella formazione rocciosa di Jiufotang. Più ascoltavamo, più la pizza con le acciughe assumeva sapori esotici e poteri extrasensoriali.
Provare a raccontarlo ha poco senso però, e poi preferisco rimanga soprattutto un mio ricordo.
Meglio che mettiate in play l’intervista per farvi sparafleshare da Corradi in persona.